giovedì 28 aprile 2011

"Dalla Cucina al Marketing dei Servizi" o meglio "Cio' che resta dopo Quattro ore di Lezione sul Marketing dei Servizi"


"Il Concetto di Servizio"

"Servizio" Etimologia: Dal Latino "Servitium" Definizione: Opera non retribuita da Merce
Poichè di difficile definizione si va a "Caccia"  delle principali caratteristiche:
  • Immateriale ed Intangibile: Non lo si può possedere, la proprietà non può essere trasferita, non lo si può mostrare prima dell'acquisto.
  • Simultaneo: la sua produzione coincide con il consumo ed avviene spesso nello stesso luogo, per questo non è qualitativamente "Standardizzabile, Normalizzabile o Controllabile" 
  • Processso di Vendita e Consumo: "Il Bello della Diretta"  al contrario di un "Bene" che viene prima prodotto e poi venduto il "Servizio" viene "Venduto e poi "Prodotto (Consumato)
  • Etereogeneo: infinità quantità di variabili che possono intercorrere durante l'erogazione, non può essere uniformato e questo rappresenta un problema che non può essere eliminato.
  • Deperibile: Non può essere immagazzinato (un posto aereo su un determinato volo non venduto al momento del volo non è più vendibile)  una capacità perduta lo è per sempre, relativamente a quel momento)
  • Coinvolgimento Attivo del Cliente in fase di Produzione:  Il Cliente/Acquirente prende parte attiva durante l'erogazione. Chiunque entri in contatto con il cliente eroga "Servizio"
  • Influenza Lo Spazio: Una pizza a domicilio può solo essere consegnata a casa è l'unico spazio possibile per tale servizio.
  • Influenza il Tempo: Lo stesso servizio di consegna a domicilio non può essere erogato prima della ricezione dell'ordine. 
CONCETTI E CITAZIONI INTERESSANTI EMERSE DURANTE LE 4 ORE

Il Concetto di "Vantaggio Competitivo"
Posizione di Privilegio che gli altri non potranno avere in breve tempo (I. Bencini)

Il concetto di "Marketing": e' il processo di Gestione che  permette di ottenere profitto dall'Identificazione dall'Anticipazione dalla Soddisfazione dei bisogni dei consumatori. (I. Bencini)

Secondo l’americano Philip Kotler
“Produrre ciò che si è in grado di vendere piuttosto che vendere ciò che si produce”

Secondo Ivano Bencini
E' più facile produrre e vendere quello che la gente richiede se non si è capace di far richiedere alla gente quello che ci si è ostinati a produrre.

Quest'ultima citazione ha concluso la nostra giornata : "L'ho trovata assolutamente geniale!"

domenica 24 aprile 2011

Pizza di "Pasqua" o "Caciata"

Bellissima La Mia Pizza per questa Pasqua!

Per me un ricordo bellissimo, mi riporta  a mio padre alle tradizioni che con ostinatezza ha saputo sempre trasmetterci alla sua innata curiosità per tutto quello che riguardava il cibo, diceva sempre che "Da quello che la gente mangia si capiscono tante cose....... 
Per tradizione questa "Pizza" o “Caciata”, per via del formaggio, viene mangiata a colazione il giorno di Pasqua. Più che una colazione è un rito. La tovaglia bianca, le uova simbolo della vita che si rinnova, che talvolta ancora qualcuno porta a benedire in sacrestia, il bicchiere di vino rosso e il salame corallina, un tempo prodotto solo per questa festa dai laboratori artigiani umbri di norcineria. Questa tradizionale Pizza è umbra, ma nell'Italia centro meridionale quello della pizza lievitata è un rito che si ritrova in molte regioni. 
A cominciare dalle Marche, che hanno una ricetta praticamente simile a quella umbra dove viene chiamata “Crescia”, al Lazio, all'Abruzzo che però ha una pizza dolce arricchita da semi di anice, da uva secca, cioccolata, limone e cannella, alla Campania con il suo casatiello, arricchito dai ciccioli, dal pepe, dalla sugna e dalle uova che diventano una vera e propria decorazione.
  

venerdì 22 aprile 2011

A Pasqua Riscopriamo "La Panina" Casentinese!

"La Panina Casentinese è di due tipi "Dolce o Pan Giallo, e Salata o Panunta o  Panina coi Ciccioli (ARSIA Toscana) http://germoplasma.arsia.toscana.it/pn_prodtrad/modules.php

In Casentino ancora dopo tanti secoli "La Panina di Pasqua" si prepara ancora. Un impasto dal profumo di spezie (Cannella, Noce, Moscata Pepe) insaporito dalle uvette, dalle uova, dall'oilo di frantoio e dallo zucchero nella versione dolce, arricchito di ciccioli e strutto o unto di soprassata,  grasso che "cola" dallo squisito salume di produzione locale, in quella salata. La base però è sempre quella del pane e la cottura avviene nei classici forni a legna dopo circa due o tre ore di lievitazione. Ha una forma tondeggianate circa 20 0 30 cm ma volte si trova anche nella  forma allungata.  "La Panina" ancora oggi viene prodotta con metodi artigianali e le ricette sono tantissime poichè ogni famiglia ha la propria tradizione che tramanda da generazione in generazione. La produzione e soltanto locale (per pochi eletti!) consigliato l'assaggio di quella prodotta dal "Forno di Salutio" della famiglia Cipolleschi a Castel Focugnano (AR). A Subbiano era tradizione per Pasqua, Lunedì dell'Angelo, che a vendere la panina fosse la "Compagnia", antica istituzione, che provvedeva a farla cuocere in uno dei forni tradizionali del paese. http://www.subbiano.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=124&Itemid=43
Altre fonti riportano invece che questo pane veniva portato in chiesa il giorno di Pasqua insieme alle uova a benedire e mangiato poi a colazione insieme a tutta la famiglia. 







martedì 19 aprile 2011

Oggi si è parlato della "Gestione del Tempo"! Allora Vorrei Augurare a tutti "Tempo" Tempo per la Vita"


"Ti auguro Tempo"

"Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, nonsolo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,ma tempo per essere contento.Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno ,
ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,  Tempo per la vita".

lunedì 18 aprile 2011

Caterina De' Medici e l'Insalata!


Involtini d'Insalata alla Caterina de' Medici 
                          Ricetta Rivisitata...... 

Per Iniziare Procurarsi:

Misticanza Toscana: 

Terracrepoli, Indivia, Riccia, Salvastrella, Valerianella, Radicchio, Lattuga, Piscialletto, Caccialepre, Ruchetta.

La ricetta originale estrapolata dai "Fondi Medicei" Archivio di Stato di Firenze http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/ prevede diverse "Erbette di campo" alcune delle quali probabilmente non esistono più. Salta all'occhio "Terracrepolo" la definizione del Vocabolario dell'Accademia della Crusca http://www.lessicografia.it/TERRACREPOLO è la seguente:  
 
Definiz:
Spezie di piccola cicerbita, che nasce per le muraglie antiche, e si mangia in insalata. Lat.*terracrepulus, sonchus levis angustifolius.
E' un erba perenne che nasce spontanea ed è molto diffusa. Da altre fonti sembra che il giardino di Boboli ne sia pieno quando queste erbe non vengono calpestate dai numerosissimi visitatori.  E poi ancora "la Salvastrella": http://www.pollicegreen.com/piante-aromatiche-salvastrella/5781/La Salvastrella, nota anche come Pimpinella o Meloncello, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’emisfero settentrionale, sebbene abbia trovato ampia diffusione anche in zone più prossime all’equatore. E’ caratterizzata da foglie imparipennate, riunite in rosetta, con margine dentellato e colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore.  Come molte delle erbette ha poteri curativi ed è considerato un ottimo diuretico. 

Se proprio non ne trovate all'Esselunga  vendono un' ottima "Mesticanza già pronta!"
Aggiungere in seguito:
300 gr Pecorino Fresco
50 gr Filetti d’Acciughe
50 gr Capperi
100 gr di Pinoli
100 di Uvetta Sultanina
25 Fette di Pancetta Toscana Fine (E' qui la Rivisitazione)

Si mescolano tutte le erbette si aggiungono i capperi, l'uva sultanina lasciata ad ammorbidire nell'acqua e strizzata, il formaggio tagliato a striscioline e i pinoli che andranno preventivamente tostati in padella. Si condisce con olio EVo sale e pepe. Stendere su di un piano le fette di pancetta, con le mani si formano dei piccoli involtini aiutati anche dalla naturale forma delle foglie e si posano ad uno ad uno sulle fette che andranno in seguito arrotolate fino a rinchiudere l'involtino. La Salsa è  a base di pecorino e panna, cotta a bagnomaria. 
Buon Appetito a tutti!  

sabato 16 aprile 2011

"Tutti per Vinitaly" "Vinitaly per Tutti" (Prima Parte)

Degustazione "Frascati"

Arrivo a Verona venerdi 8 Aprile ore 11,30. Manuale per imparare a bere meglio alla  mano " Il Piacere del Vino" Slowfood Editore 
http://www.slowfood.it/ e l'avventura ha inizio. Considerato il corso che sto seguendo e un primo livello di sommelier mi considero quel "Per Tutti" del titolo! Se non aiutata dall'esperienza ne tanto meno dalla conoscenza mi lascerò trasportare dalla curiosità, dai colori, dagli odori dai flussi di gente che a volte 
inconsapevolmente ti trascinano quasi come essere trasportati dalla corrente di un fiume in piena. "In Lazio Veritas “  mi accoglie così come ha in questo Vinititaly accolto circa altri 25,000  visitatori. Mi attrae subito il desk dove prenoto la mia Degustazione guidata:  “Frascati dopo la DOCG  guidata da Luciano Pignattaro http://www.lucianopignataro.it giornalista de “Il Mattino” in collaborazione con l’Enoteca Provincia Romana e dal “Consorzio Tutela Denominazione Frascati”
 http://www.consorziofrascati.it Frascati mi riporta indietro nel tempo, anni 70, in cui tante famiglie di Roma come la mia si recavano li con enormi bottiglioni che venivano riempiti nelle diverse cantine. Quelle merende fatte di pane fresco e salumi….. sapori che vengono rievocati quando il giornalista ci invita ad assaggiare il primo dei quattro bicchieri posti davanti a noi.  Di fronte alla nostra sala fanno capolino i quadri delle mille etichette dell’Associazione Collezionisti di Etichette di Vino http://www.AICEV.it. Sulla parete ordinatamente incorniciata c’è  la storia delle Etichette dal Medioevo ad oggi ed alcune fra le più preziose di esse parte di collezione di privati messe cortesemente a disposizione per occasione. Ad uno ad uno passo in rassegna ogni stand:  fino a conquistare l’uscita. 
 

domenica 10 aprile 2011

Tecnico Superiore Per la Ristorazione e la Valorizzazine dei Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche:   
                             "Descrizione della Figura Professionale"


http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_post_secondaria/allegati/turismo/ristorazione.pdf

giovedì 7 aprile 2011

Lezione di "Cucina Toscana Rivisitata"

Panzanella ai Frutti si Mare

Particolarità: 
Il Pane anzichè bagnato viene fatto a dadini piccoli e saltato in padella con dell' olio EVO. 
Nel Montare il piatto si mette al centro la Panzanella e sopra l'insalata di mare.





Tortelli Toscani alla Pappa al Pomodoro

Particolarità:
La salsa a specchi nel piatto e fatta con la Pappa al Pomodoro
Il Basilico è fritto in olio (Deve diventare trasparente non scurire!)


Risotto al Chianti e Pecorino


Particolarità: 
Riduzione di Vino Chianti 








Bacchette di pollo Fritto al Sesamo in Salsa di Pomodori Verdi e Mele Verdi


Particolarità
Viene servito in dei Bicchierini e la salsa di pomodori verdi e Mele Verdi conferisce un tocco particolarissimo

mercoledì 6 aprile 2011

Corso IFTS 6 Aprile 2011 Il Mondo Di Giovanni e Giovanna Porcu: " Podere Paugnano"

Ore 10,30 Paugnano http://www.poderepaugnano.it/ (Radicondoli) Giovanni Porcu e sua moglie Giovanna ci aprono il loro mondo, un mondo fatto di animali allevati con cura e amore, del loro prezioso latte di macchinari antichi e moderni  di lavorazioni diverse quante sono le diverse specialità che ogni giorno si producono a Paugnano. Pecorini, Caciotte Robiole Raveggioli, il  famoso "Marzolino di Lucardo" la cui ricetta risale a circa 100 anni fa ed  oggetto di un recente studio di recupero di vecchie ricette. http://www.arsia.toscana.it/news/index.asp?p=32&n=144


 Si parte con la visita alle stalle sono due per un totale di circa 320 pecore, in una: montoni, pecore con i loro Agnellini, pecore incinta e naturalmente le pecore più anziane, nell'altra 30 giovanissime pecore che aspetteranno qualche mese per unirsi alle altre occorre infatti un anno prima che siano  pronte per la riproduzione nel frattempo qualche piccolo privilegio: Mangimi speciali: Granturco Panello di Soia Triticale!!!! Uhhhhhh!
 Sala di mungitura: le pecore hanno due mammelle anzichè 4 come le mucche e vengono munte due volte al giorno! Che lavoro!  2 quintali e mezzo al giorno!
E finalmente il latte arriva al caseificio|  la produzione  oggi prevedeva delle caciotte che al nostro arrivo erano già passate attraverso la scolatura e si trovavano in un contenitore a temperatura controllata, circa 30 gradi,  per la "Stufatura"dove resteranno circa due ore se al formaggio sono stati aggiunti i fermenti è li infatti che ha inizio la fermentazione! Dopo due settimane si fa una salatura a mano con una salamoia a base di Acqua sale e aceto quest'ultimo regola il PH del formaggio che deve essere intorno a 5,20 ma ci vorranno ancora due mesi prima che siano pronte.
Noi purtroppo vista l'ora siamo arrivati al processo finale della produzione: "La Ricotta" oggi e sempre a giorni alterni viene fatta con Caglio Vegetale (Presura) estratto dal fiore del cardo che Giovanni Porcu coltiva da solo e da solo ne estrae il siero. Ne occorrono circa 40 grammi ogni 100 litri di latte! Il sapore della ricotta è celestiale e dopo qualche giorno migliora ancora!
 Ultime forme! Finita la produzione via in Cella Frigorifera ed iniziano le pulizie di fine giornata, aiuta anche la "Scotta" quel che resta della "Cagliata" ottima anche per nutrire gli animali e sembra anche per la nostra pelle!
 Cella di stagionatura qui i meravigliosi formaggi di Giovanni Porcu riposano alla giusta temperatura per mesi gli odori sono fortissimi e le forme meravigliose! (Nel particolare: Marzolino di Lucardo)
 Fascere in legno per pecorino con caglio di capretto sembra che la lavorazione sia molto lunga e faticosa  e la stagionatura anch' essa piuttosto lunga:Formaggio Pregiato!
E qui vasche per il lavaggio delle forme!

domenica 3 aprile 2011

Corso IFTS “Tecnico superiore per la Ristorazione e la Valorizzazione dei Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche

Insieme ad altre 17 persone abbiamo intrapreso questo percorso che ci vedrà impegnati su questo fronte per un intero anno. Andremo alla scoperta di prodotti tipici di ricette dimenticate incontreremo persone ascolteremo le loro storie e attraverso di esse impareremo a raccontare e a valorizzare la richezza della nostra terra.

Corso IFTS “Tecnico superiore per la Ristorazione e la Valorizzazione dei Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche

Corso IFTS “Tecnico superiore per la Ristorazione e la Valorizzazione dei Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche