domenica 22 maggio 2011

Carapina: "Non una Semplice Gelateria!"

Carapina: "Luogo di Tentazione e Perdizione"! Rivoluziona ogni buon proposito per affrontare con dignità la tanto temuta "Prova Costume". No, non è una semplice gelateria è molto di più! E' un concetto nuovo è un appagatore di tutti sensi! Ne risente il gusto sicuramente ma prima ancora proprio appena entri è la vista che "gode": Ganzo, è proprio alla moda! si lascerebbe scappare qualche fiorentino DOC! Tutto sembra essere esattamente come dovrebbe essere..... pare non si possa davvero aggiungere nient'altro!  E' così semplice eppure al tempo stesso così elegante, raffinato, affascinante, ne emerge perfino un lato culturale, non è difficile immaginarsi il suo proprietario, Simone Bonini, intento a studiare e ricercare notizie, gusti, miscele, combinazioni e prodotti speciali! Non c'è tradizione che tenga e a Firenze i nomi son tanti, lui li ha battuti tutti! E il bello è che ancora non si è nemmeno assaggiato il gelato figuriamoci dopo! Gusti che vanno gusti che vengono, così come il susseguirsi delle stagioni si susseguano i gusti naturalmente aiutato dalla natura Simone crea incredibili miscugli e non è certo un intercalare dispregiativo! Vogliamo parlare ad esempio della Crema al Vin Santo, impossibile, le parole per descriverla devo essere ancora inventate!  Il Latte Carapina un incredibile sorpresa per tutti gli amanti della menta: "avete presente quando si struscia fra le dita una foglia di menta? Ti resta imprigionato quell'odore forte e persistente di un erba fresca, ecco questo è il sapore che emerge, non lo avevo mai sentito prima!" E poi la cioccolata che ti rapisce,  ostaggio di un'altro mondo per quella manciata di secondi ma che vorresti dilatare....dilatare... dilatare... E per finire e solo perchè bisogna porsi dei limiti ecco saltar fuori un gelato al pecorino. Quando lo racconto tutti tendono a storcere il naso, si sa siamo molto attaccati alle nostre abitudini ed il gelato e sinonimo di dolce ma un'eccezione così va provata non se ne può fare a meno, se ne esce arricchiti incuriositi e con la voglia di accostarlo magari a delle pere! Simone Bonini non mi ha pagato per questo ne mi ha offerto il gelato!!!! Ma sarebbe stato pronto a mezzanotte a riaprire la gelateria per farcelo assaggiare! (E questo a Firenze non è proprio comune) E' solo una mia personale esperienza un modo di ringraziare chi svolge con amore e passione il proprio lavoro un augurio a chi vuole davvero rendere felici tutti quelli che entrano! Mi spiace solo di non essere una grande giornalista perchè vorrei che questa mia voce toccasse davvero tutte le corde dell'etere! Tanti Auguri Carapina Buon compleanno a Presto! 

sabato 14 maggio 2011

Artigianato & Palazzo 2011 "Giardino Corsini"





Mani mani mani...... Mani impegnate in mille mestieri, veicolo delle nostre emozioni, abili strumenti che sanno dar vita ai nostri pensieri. Gesti precisi, calcolati, ritmati che partono dritti dal cuore, queste sono le mani che oggi ho incontrato al Giardino Corsini in occasione della manifestazione: Artigianato & Palazzo. Sarà stata la magnifica cornice del seicentesco giardino all'italiana ed il favorevole sole a rendere ancora più magico questo piccolo angolo di Firenze. Il primo giro solo per guardarsi intorno ed assaporare la bellezza dei tanti manufatti esposti e poi un secondo per immortalare le mani a lavoro. Mi sono soffermata su ognuno di essi e ho cercato con gli occhi di carpire i segreti osservando i gesti sicuri e pazienti di questi abili artigiani.  Artigiani che come ho colto da una conversazione della Principessa Giorgiana Corsini vengono selezionati uno ad uno anno dopo anno. Mi sono lasciata rapire dalle borse gioiello della rinascimentale Scuola del Cuoio  nella Basilica di  Santa Croce, pregiate pelli riccamente ricamate ed impreziosite da pietre di mille colori sapientemente composte in borse e bracciali. Poco più in la due mani preziose sapienti, esperte e precise, veicolo di chi ha studiato letto e sperimentato e oggi porta a noi i suoi meravigliosi manufatti: Paola Nizzoli Desiderato con la tecnica della Ceropalastica  realizza frutta e verdura  con precisione inimmaginabile e una sorprendente cura nel scendere nei più piccoli dettagli. Non si può che rimanerne estasiati. Un susseguirsi poi di mani fantastiche che lavorano il vetro, il metallo. cesellature a sbalzo si alternano alla doratura di magnifiche cornici ai  colori pastello delle pitture su seta, il tutto  in contrapposizione alle rigorose  aiuole di bosso  e alle  ridenti fioriture di Peonie e Rose fino a raggiungere l'entrata del palazzo dove Giotto Scaramelli intreccia giunchi di salice ed olivo a formare cesti di ogni misura e forma, vecchi mestieri di una volta quando ci si sedeva tutti insieme a raccontare storie per rendere il lavoro meno pesante. Oggi  è affascinante guardare queste mani che senza un costante aiuto degli occhi riescono a piegare la natura al loro volere in divertenti forme che se oggi possono sembrare casuali allora ognuna di esse aveva una  sua specifica funzione: portafiaschi, porta uova e via così. Il giro si conclude davanti ad enormi vasi di terracotta sono "Le Forme di Giancarlo Carrai " fra un lavoro e l'altro si diverte a fare bellissimi fiori di argilla che sorridente regala ai bambini che si fermano incuriositi e affascinati a parlare con lui. Ci sarebbe da raccontare per ore quello che con gli occhi ho riportato a casa ma con le parole non sempre si riesce a trasmettere quanto si percepisce con il cuore. Restano  così impresse quelle mani immortalate nelle mie foto, a memoria di questa bellissima giornata di maggio!


domenica 8 maggio 2011

Amico Museo 2011 Metti un Sabato al Museo Bardini!

Un po' museo un po' Show-Room, è questo che Firenze eredita da Stefano Bardini. Non un'ordinaria galleria ma un insieme di oggetti che messi insieme creano un’atmosfera difficilmente riscontrabile in altri ambienti. Un talento naturale per il restauro, per l'arte, per il bello. Una capacità innata di saper scovare opere d'arte. Quale miglior periodo per poterlo fare se non quello in cui ha vissuto. Gli anni in cui Firenze veniva tirata a lustro, una miniera, un infinità di preziosi di ogni genere erano lì a portata di mano, neanche una legge che regolamentasse i beni artistici, arriva solo nel 1902. Stefano, un grande antiquario, un grande manager che riesce ad entrare in contatto con i grandi direttori di Musei in tutte le parti del mondo: Isabella Stewart Gardner direttrice dell'omonimo museo a Boston di cui Bardini è il maggior fornitore, il direttore del museo di Berlino Wilhelm Von Bode, il conte Stroganoff di San Pietroburgo la Marchesa Rucellai e tantissimi altri ancora. Nel 1880 acquista il palazzo dalla famiglia dei Banchieri Mozzi un insieme di costruzioni di varie architetture fra cui la chiesa di San Gregorio alla Pace ed inizia il restauro paziente e minuzioso affinché ogni cosa possa trovare un’adeguata collocazione, ambienti sale decori e stucchi creati ad hoc per accogliere l'intera collezione un po' per essere venduta un po' per fare bella mostra di se....."Opere d'arte esposte ad arte" sapienti pastiche fanno bella mostra di se nelle sale dipinte del famoso Blu Bardini un colore speciale che fa risaltare dal  bianco del marmo ai colori pastello, all'oro delle cornici. Alla fine del secolo diviene uno degli antiquari più famosi ma non presso i Fiorentini che lo ritengono un abile ed avido mercante non capendo il suo grande contributo nel diffondere l’arte rinascimentale Italiana in tutto il mondo. Lungimirante e precursore dei tempi inizia quello che oggi per noi è l'Ecommerce,  fotografa tutti i pezzi e spedisce all'estero per invogliare i clienti a venire a Firenze per sceglierli di persona. Fotografa il restauro dei suoi pregiati pezzi per documentarne ogni fase come ancora nessuno a quei tempi ha iniziato a fare. Tanti a ragione l’hanno definito un genio. Il museo ad oggi raccoglie circa 2000 pezzi fra i quali alcuni sono considerate opere di grande valore: La Madonna della Mela e la Madonna dei Cordai di Donatello, il Diavolino del Gianbologna, il Porcellino di Pietro Tacca, San Michele Arcangelo di Antonio del Pollaiolo, la Carità di tino da Caimano, l’Atlante del Guercino e ancora pregiatissimi tappeti orientali, Cassoni in legno del 400 epoca prediletta da Bardini. Armi Scudi Elmi e tanti oggetti che raccontano l’arte della guerra. Muore nel 1922 lasciando a Firenze un immenso patrimonio, nel 1925 però il museo subisce un restauro, per mano dell’ architetto Lenzi, viene ridipinto in un insignificante col ocra e trasformato in Museo Civico. Fortunatamente però nel 1889 dopo lunghi studi si procede ad un nuovo e lunghissimo restauro che terminerà solo nel 2009 restituendolo ai fiorentini così come Bardini lo aveva lasciato. 

sabato 7 maggio 2011

"Internet Better Tourism" Toscana Lab 5 Maggio 2011

Cristina Scaletti Assessore Regionale al Turismo
E' lei ad aprire il convegno che Giovedi 5 maggio si è tenuto a Firenze presso l'Auditorium di S. Apollonia. Illustra i risultati emersi a tutt'oggi dalla fortunata Campagna "Voglio Vivere Così" fortemente voluta dalla Regione Toscana e gestita da Fondazione Toscana Sistema e incentrata  sul nuovo portale Turismo.intoscana.it con 1.200.000 di accessi al giorno ed il terzo Sito più visitato in Europa. Nel 2010 il Turismo in Toscana ha avuto un + 2,5% e rispetto al 2009 (anno di crisi) abbiamo un aumento di arrivi del 7.8% rispetto al resto dell'Italia. Funzionano bene le Città d'arte come Firenze Pisa, Siena ma ancora un po' a rilento tutti gli altri settori (Terme Mare Campagna). Occorre implementare ancora i servizi Mobile vera scommessa di un futuro molto prossimo, Toscana Plus ne è un esempio. Continua il presidente di Fondazione Toscana Sistema C. Frontera  seguito da Alberto Peruzzini . Stiamo passando da un Turismo di destinazione ad un Turismo di Motivazione, il Turismo diviene oggi esperienziale occorre pertanto una grande diversificazione. Bisognerà specializzarsi sempre di più per fasce di mercato, nei prossimi anni ad esempio la maggior parte dei turisti arriveranno 
dall' oriente e occorrerà adeguare i servizi a queste culture. Dobbiamo pertanto puntare ad un "Marketing Turistico Efficace". La Campagna "Voglio Vivere Così" ha portato grandissimi risultati e la Regione e tutti gli operatori ne sono davvero soddisfatti.  "La Toscana passa così da Regione a Brand Voglio Vivere Così" ad introdurre questo argomento è Monica Fabris, sono in aumento tutte le tipologie  di segmenti del mercato. Una curiosità forse inaspettata risiede in un semplice dato:  E' La Torre di Pisa la più ricercata in internet. La Toscana meglio di tutte le altre regioni ha saputo sfruttare mezzi come google, youtube,  adsense,  Goggle come partner advertising, come analisi dei settori  di ricerche.  Crescono ricerche informative e di prenotazione di tutta la Toscana.  Subito dopo Alessandra Alari Industry Travel Manager di Google Italia ci porta alcuni dati su Volumi di ricerca, Keyword e  search rilevati prima e dopo  la campagna "Voglio "Vivere così". Si è parlato di Foursquare dove si dice che : " Gli utenti non si contano si pesano!di Applicazioni mobile e del loro futuro, un futuro  molto prossimo dove la maggior parte delle informazioni ci arriveranno attraverso in nostro telefonino. A tutt'oggi sono stati inseriti nelle ricerche FourSquare circa 150 itinerari, suggerimenti di viaggio,  i dati riportano che 850 followers hanno seguito i percorsi proposti. Prima della campagna  le conversazioni sulla Toscana erano, fra blog forum social media, circa 50000 e la qualità di queste conversazioni era così distribuita:  il 59% parlava bene 30% neutro 11 % male.  Dopo la campagna il numero delle conversazioni aumenta del 100% ma il dato interessante è quello dell'indice di gradimento   che arriva al 71% è positivo il 24% neutro e solo il 5% negativo. 
"Il nuovo progetto fa innamorare la gente della Toscana".  I turisti si rivolgono a sito per chiedere aiuto ed il sito propone loro luoghi adeguati alle loro esigenze con itinerari e suggerimenti utili personalizzati. La Toscana diviene così esperienza emozionale ed emotiva. E poi a seguire altri dati altre analisi altri studi riportati da vari siti Trivago con 300.000 richieste prezzo all'anno Zoover,  Expediacoinvolta direttamente ed indirettamente nella campana.  A  tutti i clienti infatti che facevano un ricerca italiana per un mese e mezzo appariva il logo della "Campagna Voglio Vivere Così", generando così 8.212. 000 di site per un totale di 8182 clicks.  La giornata si conclude con il Case History l'esperienza della Maremma: " Come costruire un APT 2.0. un' altro grande successo della Regione Toscana. Come non addetta ai lavori, per il momento, come semplice studentessa, nonostante l'età, ma ancor più come fiorentina, esco dalla sala con tutto il mio nuovo bagaglio d'informazioni, utili, senz'altro molto utili ma non appena varco il  portone e mi ritrovo sulla strada mi rendo conto che il grande ottimismo della giornata non basta a risolvere i problemi della nostra bella città. Abbiamo  incuriosito i turisti di tutto il mondo infondendo in loro il desiderio di arrivare fin qui,  adesso dobbiamo accoglierli  e per farlo come si deve  occorre che Firenze si trasformi:  si, si trasformi  in una "Firenze 2.0" e la strada purtroppo è ancora lunga! 


mercoledì 4 maggio 2011

Appunti su "Tecnica di Gestione del Cliente"

Le Fasi del Processo d'Acquisto
  • Pre Acquisto
  • Il Consumo 
  • Post Consumo
Nel momento stesso che il cliente avverte un bisogno diviene un potenziale cliente "Prospect Account".

Infatti inizia a pensare ad una serie di possibili soluzioni ed opportunità che sono basate sull'esperienza, sulla comodità e sulla conoscenza di marche
Da studi fatti è emerso che nel processo evocativo di un potenziale cliente rientrano 4/5 marche. Il mio Brand deve riuscire a rientrare in queste 4 o 5 marche, il processo che metterò in atto per raggiungere questo obiettivo viene definito : "Marketing Operativo"

Visto che  i Prospect Account sono tantissimi occorrerà, nel preparare una strategia di marketing, suddividerli in segmenti. Normalmente tali segmentazioni sono basate su:
Motivazione all'acquisto una delle maggiori leve) 
Orientamento alla spesa.

Una volta individuati i segmenti procedo con la mia Mark Segmentation (livello di segmentazione)

MMS (Main Mark Segmentation)                      Ms (Mark Segmentation)
Per ognuno di queste andrà studiato un percorso. Durante il processo d'acquisto però ci possono essere dei pericoli (il possibile cliente potrebbe venir  dirottato su altre scelte) Bisogna tener presente infatti che nel processo evocativo del mio cliente rientrano ovviamente anche i miei Competitors (Concorrenti).
Per ogni Fattore Critico  occorre quindi trovare una leva strategica.  

La Percezione del Rischio
Il settore dei servizi è molto suscettibile alla Percezione del rischio (a parità di prezzo mi spaventa molto di più comprare un soggiorno in albergo che una lavatrice) Il soggiorno come ogni servizio è un bene intangibile  pertanto ricco di variabili anche non prevedibili. 
C'è un Rischio Finanziario (avrò speso bene potrò usufruire del servizio sarà rapportato alla spesa etc), un Rischio Fisico (mi troverò bene sarà confortevole etc), un Rischio Sociale  (che ambiente troverò quale persone ci saranno etc.).

Fra le strategie più comuni che si possono mettere in atto per limitare il Rischio c'è:
Il Passa Parola (conoscenza da parte di amici)
Branding  (conoscenza della Marca)
Opinion Leader(conoscenza da parte di persone di spicco, testimonial).

Procedure di Analisi  

Modello di Analisi Multiattribuito


                    
Mac Donald
Burger King
Altro
Caratteristiche e  Attributi



Matrie Prime
10
9
9
9
Velocità di Servizio
8
7
7
5
Pulizia
10
8
9
9

Ambiente Comune
9
9
10
7


Mettersi in relazione con i nostri "Competiors".

Il Controllo dell'ambiente
Il cliente deve sempre aver il controllo dell'ambiente (deve sentirsi a suo agio un ambiente dove si può muovere tranquillamente sentendo di poter interagire con esso senza nessuna difficoltà). 

La Percezione del Servizio
Non esiste una qualità del servizio ma un percezione del servizio. Spesso le aspettative troppo elevate di un cliente causano insuccessi. Le varie forme delle aspettative sono:
Previsioni
Ideali
Esperienze
Meriti
Comparazioni
Il cliente prova contemporaneamente diverse aspettative sotto più forme. La promessa diviene quindi un buon mezzo per amplificare le aspettative esistono due tipi di aspettative:
Promesse Esplicite   Dichiarazione formale della qualità 
Promesse Implicite   Insieme di segnali che indirettamente indicano la qualità del servizio.


Qualche Idea: il Gut Marketing


martedì 3 maggio 2011

Cultura e turismo: il modello Toscana è web 2.0

Il Giardino dell'Orticultura Mostra dei Fiori 26 Aprile 2 Maggio 2001


Sabato pomeriggio, immancabile annuale appuntamento alla Mostra dei Fiori del Giardino dell'Orticultura. Questa volta però  mi lascio sedurre dalle Erbe aromatiche non solo perchè ogni anno quei cartellini gialli con mille indicazioni sulle origini mi attraggono ma perchè la Toscana ne è ricca e da secoli nella sua  cucina se ne fa largo consumo.  Un sguardo nuovo su un alimento antico che è un vero concentrato di benessere recita l'introduzione di un libro Il Potere delle Spezie  dal quale prendo spunto per ricercare alcune caratteristiche. 
Si parte dalla menta, ce ne sono ormai davvero mille sfumature! Al Bergamotto con un aroma molto particolare, a Cuba viene chiamata Yerba Buena ed è ottima per aromatizzare the  gelati, sciroppi  e macedonie, Marocchina o Cervina un menta molto aromatica per infusi e the, alla Clorofilla o Mentuccia quest'ultima indispensabile su carciofi agnello e trippa. Menta Raundifoglia con un aroma dolce e fresco, si usa su insalate verdi o miste ed essiccata aromatizza olio e aceto. 

domenica 1 maggio 2011

"Quando Firenze era Capitale" Accademia Italiana della Cucina "Museo Stibbert Firenze 29 Aprile 2011"


Nel mio frenetico navigare su Internet, affamata di Cultura, giorni fa sono approdata sul sito dell' Accademia Italiana della Cucina: Quale migliore occasione per festeggiare questi "150 anni di Unità d'Italia e proprio dietro casa. Scrivo subito e subito con cortesia estrema ricevo questa risposta: 
Gent.le Signora Sabrina,
L'Accademia Italiana della Cucina sarà ben lieta di averla gradita ospite al convegno organizzato a Firenze in occasione dei 150 anni dell'Unità d' Italia.
Purtroppo i posti per la cena e il salone principale sono da tempo esauriti. La ospiteremo volentieri dell'adiacente sala collegata in audio video con la sala principale.
Cordiali saluti.   Roberto Ariani" 
Peccato per la cena ma l'occasione è troppo ghiotta!!! E così Venerdi alle 




16, 00 mi trovavo di fronte al Museo Stibbert . Accolta da una festosissima hostess mi avvio all'entrata. l'ingresso e la sala destinata al convegno erano interamente decorati in stile consono all'evento e vale a dire che anche le hostess e le guardie portavano  abiti dell'epoca il tutto si presentava molto scenografico ed invitante. Vengo subito dirottata nella sala video: "molto meno invitante!" E' da li che osservo il succedersi degli arrivi fino all' annucio dell'apertura dei lavori. Non posso riassumere in poche righe un 'intero convegno, mi è difficile a parole mie riportare quanto studiosi di fama internazionale hanno saputo donare durante i loro interventi. Riporterò i fatti  che mi hanno incuriosito una sorta di "Forse non tutti sanno che". 
La mia prima scoperta è stata l'origine del detto: "Fare la figura del cioccolataio"  ha origini molto lontane: Sembra derivi da Carlo Felice di Savoia sovrano di Piemonte e Sardegna. Ai quei tempi i Cioccolatai in Piemonte erano molto ricchi tanto da potersi permettere di girare in sfarzosissime carrozze a 4 cavalli. Quando al sovrano fu offerto di usare una di queste vetture esordi con questa frase: « Quando esco in carrozza non voglio fare la figura di un cioccolataio!» Forse è solo una tradizione locale ma appaga la curiosità. La seconda scoperta è quella del "Caffè con
l'arrosto!" stiamo parlando del 1865 anno dell'arrivo del Sovrano Vittorio Emanuele a Firenze. Se entrando in un bar si chiedeva un "caffelatte" veniva chiesto se lo si voleva con l'arrosto o senza. I piemontesi appena arrivati rimanevano molto sorpresi perché non conoscevano le locali usanze: A Firenze l'arrosto con il caffè altro non era che del Pane arrostito spalmato di burro fresco. Il Caffe normale invece veniva offerto con Kipfel e paste. La Famosa Bistecca alla Fiorentina era servita ovunque ma niente aveva a che fare con quello che è per noi oggi, infatti era molto bassa spesso non superava i due centimetri e la carne non era assolutamente buona come quella che conosciamo poiché  le razze ancora non erano state selezionate. Queste come tante altre curiose notizie sono tratte da un manuale ad uso dei piemontesi che arrivavano a Firenze per rendere più facile il loro adattamento nella nuova città e che in anteprima ci è stato presentato. Non vedo l'ora che inizi la pubblicazione!!! Terza scoperta, forse avrei dovuto saperlo, nel 1867 Giuseppe Aglietti apre il primo Ristorante-Bottiglieria a Firenze  all'angolo dell'arcivescovado vicino alla piazza del Mercato Vecchio. Aglietti seppe conquistarsi una grande clientela e visto il successo dopo pochi anni nel 1874 si trasferì in Via degli Speziali. Solo nel 1891 però trovò la sua sede definitiva, sede che ebbe un enorme successo. Fra i suoi più assidui frequentatori Agusto Novelli Luigi Bertelli detto Vamba e tanti altri nomi di spicco. Aglietti muore nel 1911 proprio l'anno in cui è venuto a mancare Pellegrino Artusi. Ci restano i detti: S'era da l'Aglietti (per dire si era a bere il vino) Si va da l'Aglietti (si va a bere vino). Le Pizzicherie si trovavano ad ogni angolo ma le prime e più famose dai pittoreschi nomi furono: "Gigi Porco" "Beppe Sudicio" e "Cencio Porcheria".  Gigi Porco divenne molto famoso nonostante il  carattere molto rustico del locale. Frequentato da nomi di spicco come: Guerrazzi, Carducci che rammenta più volte il gustoso Galletto. La Firenze di allora aveva ben 11 Teatri e finito lo spettacolo la gente passava da Luigi Porco per un boccone per trasferirsi poi all' elegante Caffe Michelangiolo nella Via larga (oggi Via Cavour) per finire in bellezza la serata. Una delle sue rinomate specialità sembra fosse il "Ciuco" alimento tutto sommato indigeribile! E per finire breve storia del menu che nasce nel 1850 con l'introduzione del Servizio alla Russa. Chiude il convegno il Presidende dell' Accademia Italiana della Cucina Giovanni Ballarini ricordandoci che l'Italia l'ha fatta Manzoni che impose il toscano come lingua comune a tutti, l'ha fatta Verdi che con le sue musiche ed il suo Melodramma ha raccontato l'Italia. L'hanno fatta Fattori con i suoi quadri veri spaccati di vita reale, Alinari che con le sue foto ci ha raccontato l'Italia di allora. L' ha fatta Pellegrino Artusi con la  sua lingua, con le sue ricette con il suo libro "La Scienza in Cucina e l'Arte del mangiar bene" che arrivano nel momento giusto  momento in cui nasceva la media borghesia. I saluti e i ringraziamenti chiudono quella che è stata una bellissima esperienza Peccato per la Cena!