sabato 14 maggio 2011

Artigianato & Palazzo 2011 "Giardino Corsini"





Mani mani mani...... Mani impegnate in mille mestieri, veicolo delle nostre emozioni, abili strumenti che sanno dar vita ai nostri pensieri. Gesti precisi, calcolati, ritmati che partono dritti dal cuore, queste sono le mani che oggi ho incontrato al Giardino Corsini in occasione della manifestazione: Artigianato & Palazzo. Sarà stata la magnifica cornice del seicentesco giardino all'italiana ed il favorevole sole a rendere ancora più magico questo piccolo angolo di Firenze. Il primo giro solo per guardarsi intorno ed assaporare la bellezza dei tanti manufatti esposti e poi un secondo per immortalare le mani a lavoro. Mi sono soffermata su ognuno di essi e ho cercato con gli occhi di carpire i segreti osservando i gesti sicuri e pazienti di questi abili artigiani.  Artigiani che come ho colto da una conversazione della Principessa Giorgiana Corsini vengono selezionati uno ad uno anno dopo anno. Mi sono lasciata rapire dalle borse gioiello della rinascimentale Scuola del Cuoio  nella Basilica di  Santa Croce, pregiate pelli riccamente ricamate ed impreziosite da pietre di mille colori sapientemente composte in borse e bracciali. Poco più in la due mani preziose sapienti, esperte e precise, veicolo di chi ha studiato letto e sperimentato e oggi porta a noi i suoi meravigliosi manufatti: Paola Nizzoli Desiderato con la tecnica della Ceropalastica  realizza frutta e verdura  con precisione inimmaginabile e una sorprendente cura nel scendere nei più piccoli dettagli. Non si può che rimanerne estasiati. Un susseguirsi poi di mani fantastiche che lavorano il vetro, il metallo. cesellature a sbalzo si alternano alla doratura di magnifiche cornici ai  colori pastello delle pitture su seta, il tutto  in contrapposizione alle rigorose  aiuole di bosso  e alle  ridenti fioriture di Peonie e Rose fino a raggiungere l'entrata del palazzo dove Giotto Scaramelli intreccia giunchi di salice ed olivo a formare cesti di ogni misura e forma, vecchi mestieri di una volta quando ci si sedeva tutti insieme a raccontare storie per rendere il lavoro meno pesante. Oggi  è affascinante guardare queste mani che senza un costante aiuto degli occhi riescono a piegare la natura al loro volere in divertenti forme che se oggi possono sembrare casuali allora ognuna di esse aveva una  sua specifica funzione: portafiaschi, porta uova e via così. Il giro si conclude davanti ad enormi vasi di terracotta sono "Le Forme di Giancarlo Carrai " fra un lavoro e l'altro si diverte a fare bellissimi fiori di argilla che sorridente regala ai bambini che si fermano incuriositi e affascinati a parlare con lui. Ci sarebbe da raccontare per ore quello che con gli occhi ho riportato a casa ma con le parole non sempre si riesce a trasmettere quanto si percepisce con il cuore. Restano  così impresse quelle mani immortalate nelle mie foto, a memoria di questa bellissima giornata di maggio!


1 commento:

  1. Leggere quanto hai detto fa emozionare e rendi veramente l'idea di quante mani prezise e singolari ci siano ancora a Firenze a salvaguardare quella cultura e quell'ingegno di cui da sempre andiamo fieri.
    Grazie sabri per offrirci sempre un motivo di riflessione!

    RispondiElimina